La Brexit, Trump e la Vespa

Vespa

Viviamo tempi tristi, c’è violenza, superbia, arroganza, voglia di menar le mani, di uccidere, annientare.
Lo fanno i singoli; ma i governi, invece di contrastare la tendenza, la cavalcano, la nutrono con le leggi, la fanno diventare ideologia.
Ultimamente USA e Gran Bretagna ci tengono a far sapere che il resto del mondo gli fa schifo: alzano muri, mettono dazi, cacciano persone, annullano diritti.
Gli inglesi abbandonano l’Europa senza esserci mai stati sul serio (ma godendone tutti i vantaggi) e pretendono perfino che l’uscita sia ben remunerata; proclamano insofferenza e avversione per ogni straniero senza chiedersi chi lavorerà per loro dopo che li avranno rimandati alle terre d’origine.
Trump oltre che con gli uomini diversi da lui se la prende con le merci, imponendo dazi che nemmeno nel medioevo. E la nostra Vespa, sintesi di bellezza e creatività, diventa il simbolo della nuova barbarie.
I boicottaggi non mi hanno mai entusiasmato; il più delle volte, diretti contro il potere, finiscono col colpire i cittadini. Ma è ora di guardare con più accuratezza a ciò che compriamo e consumiamo, senza talebanesimi ma anche senza soggezioni.
Se rifiutano le nostre eccellenze non c’è motivo di accettare le loro schifezze.

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Pubblicato in Un giorno dopo l'altro.

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