Chiude Verona In

Momento un po’ triste e, come per ogni avventura al termine, si affollano alla mente i ricordi di oltre dieci anni di collaborazione.
Delle oltre quattrocento vignette realizzate per il giornale mi piace ricordare questa che in un colpo solo riassume lo stile di Verona In e un rapporto di amicizia e rispetto reciproco.
Giorgio Montolli non era proprio favorevole alla pubblicazione sostenendo che era presto per dare un giudizio sulla nuova amministrazione insediata da un anno, ma alla fine e dopo qualche discussione decise per la messa on line esponendo nell’articolo le attese positive suscitate dalla Giunta ma precisando che “La satira è satira. È provocatoria, irriverente, dissacrante. E probabilmente, in questa Italia di prepotenti, ignoranti e lacchè rimane l’unica forma in cui riusciamo ad esercitare pienamente la libertà di espressione. Benvenga allora la vignetta di oggi, anche se non mi trova perfettamente allineato con il messaggio che lancia. Ma ci sta a pennello in un giornale come Verona In dove tutti, anche l’editore, sono tenuti a rispettare la libertà di espressione, se non travalica i limiti stabiliti dalla legge”.
I fatti hanno poi dimostrato che a volte (spesso? sempre?) l’ironia ha uno sguardo lungo che riesce a anticipare la realtà.
Buona fortuna a chi resiste!

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